Più bassa è la temperatura d’ignizione, più la sostanza è pericolosa. Di conseguenza, i materiali sono classificati da T1 a T6 in base alla temperatura massima superficiale (o temperatura del punto più caldo a seconda della protezione).
Identificazione delle sostanze
La pericolosità di un’atmosfera esplosiva dipende dalla concentrazione e dalle caratteristiche delle sostanze infiammabili presenti. È fondamentale classificare queste sostanze in base a due categorie di pericolo:
gruppi di gas e polveri;
temperatura di autoignizione (classi di temperatura per i gas).
Più bassa è l’energia necessaria per innescare una sostanza, più questa è considerata pericolosa.
Un’apparecchiatura classificata T6 è adatta per un’atmosfera con una temperatura di ignizione T5, T4, T3, T2 o T1. Da notare che la temperatura di ignizione di un gas non è correlata alla sua pericolosità. Ad esempio, l’idrogeno è un gas estremamente esplosivo (l’energia necessaria per innescarlo è circa 10 volte inferiore rispetto al gas naturale), ma è classificato solo come T1, perché la sua temperatura di ignizione è molto elevata (560 °C).
Metodi di protezione
Le regole di progettazione e verifica dei metodi di protezione sono definite da norme internazionali e le apparecchiature sono identificate da lettere.
Esistono altri metodi di protezione, tra i quali: Protezione di apparecchiature e sistemi di trasmissione che utilizzano radiazioni ottiche (op pr, op is, ecc.), ambienti ventilati (v), ecc. Anche le apparecchiature non elettriche possono creare potenziali fonti di ignizione e per affrontare questo problema esistono metodi di protezione specifici per questo tipo di dispositivi.